Per molti artisti il sogno è quello di diventare illustratori di bimbi, o persino non solo quello di illustrare, ma di illustrare e di scrivere un libro per i più piccoli. Non ci sono dubbi, questa è una carriera che molte persone con il pallino del disegno hanno ipotizzato e persino accarezzato, ma da dove iniziare per fare illustrazioni per bambini?
Non si tratta però di un percorso particolarmente facile, va detto: gli artisti che hanno provato a proporsi come illustratori per bambini più volte e che tutte le volte hanno ricevuto picche, infatti, non sono per nulla pochi. Ma c’è ovviamente anche chi ce la fa, e lo dimostra il fatto che le librerie sono piene di libri per bambini con disegni semplicemente stupendi, che piacciono ai piccini e sì, spesso anche ai grandi.
Ci sono peraltro dei veri e propri capolavori in questo campo che possono ispirare coloro che desiderano darsi alle illustrazioni per bambini: pensiamo al famosissimo “Nel paese dei mostri selvaggi”, opera potente e immaginifica che ormai può essere definita come un grande classico moderno, essendo stata pubblicata per la prima volta addirittura nel 1963. E sì, il capolavoro di Maurice Sendak dimostra che anche in questo campo è possibile creare delle opere destinate a durare nel tempo: vediamo come fare!
Illustrazioni per bambini: non solo libri
Prima di vedere come diventare illustratori per bambini è bene sottolineare che l’illustratore per i più piccoli non è solamente il professionista che disegna tavole e copertine per libri dedicati all’infanzia. Certo, quello è un campo molto importante, ma non è l’unico.
Questi professionisti sono richiesti anche per il mondo del tessile, per creare delle illustrazioni che piacciano ai bambini per il loro vestiti, zainetti e accessori. E ancora, l’illustratore per bambini è richiesto dall’industria dei giocattoli, lavorando con prodotti come per esempio le carte dei giochi di ruolo per i più piccoli oppure per effettuare i disegni destinati al packaging e ai materiali promozionali.
Non bisogna poi dimenticare il mercato dei prodotti digitali per bambini, dalle app ai giochi, che abbisognano quotidianamente di nuovi disegni adatti a un pubblico specifico, per arrivare alle richieste del mondo dell’animazione e dei media per i più piccoli.
Come fare delle illustrazioni per bambini
Solitamente, in ogni caso, chi vuole fare delle illustrazioni per bambini punta a creare dei disegni per dei libri di narrativa o per la scuola. Questo, perlomeno, è il canale di accesso più diffuso per il mondo dell’illustrazione per l’infanzia.
Da dove si inizia per illustrare un libro per bambini?
Immaginiamo di avere già una storia, e immaginiamo che questa sia stata scritta da qualcun altro. Il primo passo sarà dunque quello di studiare a fondo la trama e ogni dettaglio, per diversi motivi. Perché i disegni devono essere a servizio della storia, perché l’atmosfera creata deve essere la stessa, perché i disegni devono andare a rendere più potente la narrazione, e perché, infine, i bambini sanno essere un pubblico difficile, anche perché spesso lo stesso libro viene sfogliato tantissime volte. Difficile che i giovanissimi lettori prima o dopo non trovino un errore del disegnatore, se presente (pensiamo per esempio a un personaggio che lo scrittore ci presenta con un naso grosso, e che invece viene disegnato con un naso piccolino!).
Una volta imparata alla perfezione la storia è possibile passare alla struttura delle illustrazioni, e quindi di fatto alla storyboard. Qui si decide quante saranno le tavole illustrate, quanto saranno grandi, cosa conterranno, e come saranno distribuite. L’obiettivo è ovvio: creare solamente i disegni che potranno effettivamente essere stampati e pubblicati, senza perdere tempo su illustrazioni che non troveranno poi spazio. In questa fase il disegnatore è chiamato a fare degli schizzi veloci, per verificare la fattibilità delle proprie idee e per condividere con lo scrittore e con l’editore il proprio progetto.
Quali disegni realizzare?
Ebbene, in linea di principio vanno disegnate le scene più importanti, nonché i personaggi salienti del racconto. Va poi detto che alcuni libri per bambini poggiano completamente sul disegno, mentre in altri casi i racconti potrebbero essere benissimo pubblicati senza illustrazioni, a livello di senso: è bene capire in che caso ci si trova per avere chiaro in testa il ruolo delle proprie opere, se portante o di accompagnamento.
Infine, una volta decisa la storyboard, sarà possibile dedicarsi a ogni singola tavola, facendo bene attenzione a creare disegni non troppo complicati, e quindi chiari, comprensibili e apprezzabili anche dai più piccoli. Meglio non esagerare con i virtuosismi!
Proporsi come illustratore per bambini: da dove iniziare
Da dove iniziare per proporsi come illustratore per bambini? Prima di tutto, è bene avere tutte le competenze necessarie, nonché accessori da disegno di alta qualità, per poter effettivamente creare delle illustrazioni tali da poter essere pubblicate.
E per proporsi agli editori? Nel momento in cui si vorrà fare il grande passo, sottoponendo i propri lavori a un editore, sarà bene proporre un progetto nella sua interezza. Questo significa che chi si vuole proporre come illustratore di libri per l’infanzia dovrà, per avere più chance, presentare una storyboard composita, con più disegni; l’illustratore che invece vuole proporre dei disegni per dei libri di scuola, per del packaging o per altri prodotti non narrativi potrà proporre anche delle singole tavole, e quindi un portfolio artistico “normale”.
Chi è del mestiere consiglia inoltre di costruire dei portfoli completi ma pratici e leggeri, così da poter essere portati in giro senza grossi problemi tra una casa editrice e l’altra, nonché tra uno stand e l’altro durante le fiere del settore.
Hai deciso che vuoi tentare la strada dell’illustrazione per l’infanzia? In bocca al lupo!
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