8 pittrici che tutti gli appassionati dovrebbero conoscere

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Leonardo da Vinci, Pablo Picasso, Vincent Van Gogh, Caravaggio, Claude Monet, Giotto: non ci sono dubbi nell’affermare che i libri di storia dell’arte, amati e odiati dagli studenti, sono tappezzati per lo più da pittori, lasciando poco alle pittrici.

Per quale motivo? Le cause sono tante e diverse. Principalmente, perché, purtroppo, per molti secoli si è avuta la convinzione errata che una carriera artistica non fosse adatta alla donna. Si pensi a questo proposito che le accademie d’arte furono regolarmente chiuse alle studentesse fino al 1897, con pochissime eccezioni.

Ciò non toglie però che esistono tante artiste che, nella modernità come nei secoli precedenti, hanno realizzato capolavori che nulla hanno da invidiare a quelli dei “grandi maestri”.

Oggi vogliamo quindi presentare 8 grandi artiste che tutti gli appassionati d’arte dovrebbero conoscere, lasciando però da parte i nomi delle pittrici più famose, a partire per esempio dall’arcinota Frida Kahlo, che di certo non ha bisogno di introduzioni. Buona lettura!

8 artiste che tutti gli appassionati dovrebbero conoscere

Non è facile stabilire chi sia stata la prima pittrice donna: negli scritti greci e latini si trovano riferimenti ad artiste come Aristarete, Olympas, Timarete e Kalypso, senza però avere delle testimonianze dirette e certe delle loro opere.

É invece a partire dal Quindicesimo secolo che possiamo trovare prove concrete del contributo delle donne al mondo dell’arte, a partire per esempio dai lavori di pittrici del 1400 e del 1500, come per esempio le monache Plautilla Nelli e Antonia Doni, o la figlia d’arte Lavinia Fontana.

Abbiamo quindi selezionato, a partire da quell’epoca per arrivare ai giorni nostri, 8 nomi che non dovrebbero assolutamente essere trascurati, sapendo che selezionare 8 artiste vuol comunque dire, per forza di cose, tacere tantissime altre pittrici di grande valore. Iniziamo da Sofonisba Anguissola!

Sofonisba Anguissola (1532–1625)

Figlia di una famiglia nobile piacentina, eccezionalmente ricevette il beneplacito del padre per frequentare una bottega d’arte, fatto tutt’altro che normale. La sua formazione artistica iniziò così a 11 anni, per arrivare pochi anni dopo a spiccare come ritrattista.

A 24 anni Sofonisba divenne così ritrattista ufficiale della famiglia reale presso la corte di Filippo II di Spagna. Citata nelle Vite di Vasari, fu ammirata tra gli altri da Antoon Van Dyck, del quale peraltro fece un ritratto in occasione di un incontro a Palermo nel 1624, un anno prima della morte della pittrice. La quale peraltro, per l’epoca, ebbe una vita lunghissima!

Sofonisba Anguissola, Partita a Scacchi, 1555, Olio su Tela, 72×97 cm, Poznań, Narodowe Muzeum.

Artemisia Gentileschi (1593–1653)

Tra le artiste più famose del Seicento, Artemisia Gentileschi è stata l’unica donna del Rinascimento a essere ammessa all’Accademia di disegno di Firenze.

Va peraltro detto che rappresenta un nome importantissimo nella storia del femminismo, avendo avuto il coraggio di denunciare lo stupro subito da parte del pittore Agostino Tassi.

Figlia d’arte, iniziò a dipingere molto presto, concentrandosi su soggetti biblici e mitologici, distinguendosi per il realismo con cui dipingeva le forme femminili, per la profondità e per lo straordinario uso dei colori.

Artemisia Gentileschi, San Gennaro nell’anfiteatro di Pozzuoli, 1636-37 ca., Olio su Tela, 300×200 cm, Pozzuoli, Cattedrale di Pozzuoli.

Judith Leyster (1609–1660)

Fino a pochi anni fa il nome di Judith Leyster era pressoché sconosciuto.

La scoperta di questa partita di Haarlem iniziò lentamente a fine Ottocento, quando si iniziò a studiare la firma presente su un’opera attribuita al coevo Frans Hals: vicino alla firma vi era infatti una stella.

Gli studi portarono a individuare successivamente decine di opere con la stessa particolare firma – Leyster significa infatti stella polare – facendo luce sulla ricca opera di questa grande artista.

Judith Leyster, Vaso di Fiori, 1654, Olio su Tavola, 69,7×50,4 cm, Collezione Privata.

Angelica Kauffmann (1741–1807)

Nata in Svizzera, Angelica Kauffmann era figlia d’arte, ed è entrata in questo mondo proprio come assistente del padre.

Trasferitasi a Londra nel 1766, entrò a far parte della Royal Academy of Arts, diventando nota per i suoi dipinti di stile classico e allegorico, diventando un punto di riferimento del Neoclassicismo.

Tra le donne più emancipate della propria epoca, non si legò mai a una corte, lavorando di volta in volta su commissione di famiglie diverse.

Angelica Kaufmann, Ritratto del marito Antonio Zucchi, 1781, Olio su Tavola, 76x63cm.

Élisabeth Vigée Le Brun (1755-1842)

Tra i nomi di spicco dell’arte tra fine Settecento e inizio Ottocento, Élisabeth Vigée Le Brun fu tra le più grandi ritrattiste dell’epoca, insieme a Maurice Quentin de La Tour e a Jean-Baptiste Greuze.

Tra le più importanti rappresentanti in campo artistico del caotico e avvincente periodo che va dalla Rivoluzione francese alla Restaurazione, fu scelta giovanissima come pittrice favorita di Maria Antonietta: per lei Élisabeth realizzò circa 30 ritratti.

La sua carriera non fu certamente incontrastata, anzi. Appena diciannovenne, vista la sua fama, invisa dalle accademie, si vide infatti sequestrare gli strumenti di lavoro; venne poco dopo riabilitata e ammessa all’ordine dei pittori dell’Académie de Saint-Luc.

Élisabeth Louise Vigée Le Brun, Maria Antonietta in gran abito di corte, 1778, Olio su Tavola, 273×193,5 cm, Kunsthistorisches Museum.

Berthe Morisot (1841-1895)

Ideatrice insieme a Monet e a Manet dell’impressionismo, Berthe Morisot non vide in realtà mai riconosciuto il suo fondamentale ruolo nella storia dell’arte: basti pensare al fatto che sulla propria tomba come sul certificato di morte viene indicata come moglie senza lavoro.

Con il suo stile leggiadro raffigurò magistralmente diversi temi, posando peraltro parallelamente per Manet e sposando il di lui fratello Eugene. La sua pittura è principalmente en plen air, tra marine, paesaggi e ritratti, ma è ricca anche la produzione di scene domestiche e familiari, con un continuo dualismo tematico: a quell’epoca infatti per una donna era considerato disdicevole trascorrere molto tempo fuori casa.

Berthe Morisot, La culla, 1872, Olio su Tela, 56×46 cm, Parigi, Musée d’Orsay.

Mary Cassatt (1844-1926)

Mary Cassatt fu una pittrice americana che ha trascorso la propria vita adulta in Francia, si unì al movimento impressionista diventando sodale di Degas.

Come Morisot, espose in diverse mostre organizzate presso il Salon, subendo però come la collega numerosi giudizi negativi.

Cassat è stata un’esponente importante per il movimento per due motivi: per la sua rottura dei canoni classici nonché per la promozione delle opere dei colleghi oltreoceano, organizzando la prima mostra impressionista negli Stati Uniti.

Mary Cassatt, itle
Little Girl in a Blue Armchair, 1878, Olio su Tavola, 89,5×128,9 cm,.

Georgia O’Keeffe (1887-1986)

Impossibile, in una lista delle più importanti artiste, non nominare Georgia O’Keeffe. Riconosciuta come Madre del modernismo americano, è famosa per i ritratti dei grattacieli di New York, per i paesaggi del New Mexico ma soprattutto per i suoi dipinti di nature morte che ricordano i genitali femminili.

Artista celebre, controversa, indomita e libera, è stata in grado di portare su tela una profonda sensazione di infinitezza, con uno stile unico e sacrale.

Georgia O’Keeffe, Sunrise, 1916.

Articolo scritto da:

Federico è appassionato di scrittura, di arte e di sport. Su MomArte si occupa della realizzazione degli articoli e dei rapporti con gli Artisti con cui collaboriamo!

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