Se la conoscenza degli strumenti utilizzati per dipingere è fondamentale per ottenere un risultato all’altezza delle nostre aspettative, lo stesso vale per la conoscenza dei colori.
In questo articolo parleremo di teoria dei colori e, più nello specifico, di colori complementari.
Probabilmente sai già cosa sono i colori primari e hai capito come si ottengono i secondari, ma spesso senti parlare di colori complementari…
Cosa sono i colori complementari? Quali sono e come si riconoscono?
- Cosa sono i colori complementari?
- Il cerchio cromatico
- Quali sono i colori complementari
- La lista dei colori complementari
- Perché i colori complementari sono così importanti
- Come trovare il complementare di un colore?
- Alcune curiosità sui colori complementari
Cosa sono i colori complementari?
I colori complementari sono delle coppie di colori che si trovano al lato opposto del cerchio cromatico.
Utilizzandoli uno vicino all’altro, sarà possibile ottenere il più forte contrasto possibile tra due colori. Proprio per questo motivo vengono spesso utilizzati nel design e nella grafica di prodotti e nelle campagne di marketing.
Un’altra caratteristica fondamentale di questi colori è che quando vengono mescolati tra di loro perdono di tonalità e tendono a creare un colore intermedio della scala dei grigi. Per questo motivo bisogna stare molto attenti a come si usano!
Il cerchio cromatico
Il cerchio cromatico, chiamato anche ruota dei colori o cerchio dei colori, è uno strumento utilizzato per mettere in evidenza la relazione tra colori primari, secondari, terziari e così via.
Di conseguenza potrai utilizzarla per trovare in maniera rapida il complementare di ogni colore: infatti i colori complementari si trovano agli estremi opposti della ruota.
Esistono varie tipologie di ruote cromatiche, con più o meno colori, più o meno grandi, ma la differenza principale è data dalla tecnica di combinazione dei colori usata.
Come sai esiste infatti una tecnica di combinazione dei colori additiva ed una tecnica sottrattiva; di conseguenza esistono colori primari additivi (rosso, verde e blu) e dei colori primari sottrattivi (ciano, magenta e giallo).
In pittura facciamo solitamente riferimento al metodo sottrattivo, quindi mi riferirò al cerchio cromatico tradizionale.

Quali sono i colori complementari
Ora che hai capito cosa sono i colori complementari e cos’é il cerchio cromatico, cerchiamo di capire insieme quali sono i colori complementari.
Non ti svelerò subito la soluzione, voglio che farti capire il ragionamento, in modo che tu possa arrivarci da solo.
Per farlo però dovresti già conoscere un po’ di teoria dei colori e sapere qual è la differenza tra colori primari e secondari.
La nostra guida sarà da ora in poi la ruota dei colori. Osservarla bene per capire come sono disposti i colori e leggi con attenzione le seguenti regole:
- Il complementare di un colore primario è un colore secondario.
- Il complementare di un colore secondario è un colore primario.
- Il complementare di un colore terziario è un altro colore terziario.
Guarda il cerchio cromatico seguente, realizzato usando degli acquerelli, per verificare le tre regole che ho appena scritto.

Nell’immagine precedente i colori primari sono identificati con un pallino. I colori secondari invece hanno due pallini.
I colori senza nessun pallino sono i terziari.
Ti si è accesa una lampadina? Bene, ora ti svelerò la lista dei colori complementari.
La lista dei colori complementari
Ora che hai capito il meccanismo tramite il quale possiamo stabilire quale colore è complementare ad un altro colore, ecco una lista con alcuni esempi di colori complementari.
- Il complementare del giallo (primario) è il viola (secondario). Il viola si ottiene con rosso e blu.
- Il complementare del rosso (primario) è il verde (secondario). Il verde si ottiene con giallo e blu.
- Il complementare del blu (primario) è l’arancione (secondario). L’arancione si ottiene con rosso e giallo.
La lista precedente è valida anche nel senso inverso, cioè leggendo i colori da destra verso sinistra. Come ti ho spiegato, il complementare di un primario è un secondario e, di conseguenza, il complementare di un secondario è un primario.
Ecco invece di seguito alcuni esempi di colori complementari terziari, come abbiamo detto solitamente i terziari sono complementari tra loro:
Perché i colori complementari sono così importanti
Come abbiamo accennato sopra è molto importante conoscere le regole alla base della teoria dei colori, ed in questo caso quelle relative ai colori complementari, perché sono possono aiutarci in maniera diretta o indiretta nella realizzazione dei nostri dipinti, nelle illustrazioni, ma anche nei lavori di grafica o di design.
Una coppia di complementari includerà sempre un colore caldo ed uno freddo, pensiamo ad esempio alla coppia magenta-verde. Ponendo questi colori uno di fianco all’altro otterremo il più alto livello di contrasto possibile.
Molti artisti utilizzano questo metodo per rendere i colori più brillanti, semplicemente dipingendoci di fianco il loro complementare. Oppure, nel caso di un tramonto, utilizzare delle tinte che vanno dal blu all’arancione darà un risultato molto più coinvolgente e di effetto. Questo trucco può essere utilizzato con praticamente qualsiasi tecnica: con la pittura a olio, con la pittura acrilica, ma anche con le matite colorate!
Altra possibilità davvero interessante è quella di poter controllare il livello di saturazione delle tinte. Mischiando due colori in parti uguali (50%/50%) si tende ad arrivare ad una tonalità intermedia, solitamente meno vibrante e più vicina alla scala dei grigi.
I colori possono essere “controllati” e mischiati in parti non uguali.
Supponendo di avere un colore A ed il suo complementare B, possiamo provare a mettere un 10% di A ed un 90% di B, oppure un 25% di A ed un 75% di B (cioè 1/4 e 3/4), oppure fare l’opposto e mettere 75% di A e 25% di B.
In questo modo possiamo vedere e valutare con i nostri occhi come il risultato della miscelazione cambia agendo sul livello di saturazione.
Come trovare il complementare di un colore?
Trovare il complementare di un colore è molto semplice. Lo strumento di cui abbiamo bisogno è il cerchio cromatico, che ti abbiamo mostrato in un paragrafo precedente.
Inizia scegliendo un colore di cui vuoi scoprire il complementare e cerca quel colore sul cerchio cromatico. Questo è il nostro punto di partenza.
Ora individua il colore che sta all’estremità opposta del cerchio cromatico rispetto al colore che hai scelto in precedenza.
Ecco trovato il suo complementare!!
Qual è il complementare del marrone?
Una delle domande più complicate a cui rispondere è proprio questa, “qual è il colore complementare del marrone”?
La risposta non è così scontata, in quanto il marrone non è presente nel cerchio cromatico o almeno non nelle versioni più semplici.
Essendo il marrone composto da una miscela di tutti e tre i colori primari, tecnicamente non ha un vero e proprio complementare.
Nella realtà invece, il marrone tenderà più verso un rosso/arancio nel caso di marroni caldi e quindi il suo complementare sarà simile ad un verde oliva scuro o viola molto scuro.
Qual è il complementare del rosa?
Il rosa è solitamente creato a partire da un base di rosso, schiarito con del bianco ed eventualmente reso leggermente violaceo dall’aggiunta del blu.
Di conseguenza il complementare del rosa si trova nella zona dei colori giallo/verdi, più precisamente un verde giallastro chiaro, quasi colore Lime.
Qual è il complementare del blu?
Il colore complementare del blu è l’arancione. Questa coppia di colori complementari si trova in maniera frequente nei quadri del celebre pittore Van Gogh.
Alcune curiosità sui colori complementari
Immagine residua
Quando fissiamo per qualche minuto un forma o immagine colorata e spostiamo il nostro sguardo su una parete bianca, vedremo apparire la stessa immagine, ma colorata con il suo complementare.
Questo effetto ottico viene chiamato “afterimage” in inglese, in italiano tradotto come immagine residua o immagine fantasma.
La causa di questo fenomeno è da ritrovarsi nel modo in cui i fotorecettori presenti nel nostro occhio funzionano. Dopo aver fissato a lungo lo stesso colore, ad esempio un rosso, i fotorecettori del rosso saranno meno “reattivi” in quanto hanno dovuto lavorare a lungo per trasmettere quell’immagine al cervello (in prevalenza rossa).
Spostandosi su una superficie bianca, a causa di questa “fatica” saranno meno reattivi nell’inviare gli impulsi necessari al cervello per bilanciare le informazioni date dagli altri recettori responsabili degli altri colori.
I colori complementari e Van Gogh
Vincent Van Gogh sperimentò ed utilizzò in maniera estensiva il contrasto creato dai colori complementari nelle sue opere.
Pensaci un attimo: non è un caso trovare nelle sue opere una prevalenza di tinte rosso-verdi, blu-arancioni o ancora giallo-viola.
Pensiamo ad esempio al dipinto “Il caffé di notte” del 1888. In questo quadro domina il contrasto fra rosso e verde e l’utilizzo di questa coppia non fu un semplice esercizio tecnico, ma come descritto dall’autore fu un modo per esprimere le “terribili passioni umane”.
Ancor prima della teoria del colori
Seppur la teoria dei colori non fosse ancora stata formulata in maniera “ufficiale”, gli effetti e reazioni ottenuti affiancando due colori complementari furono studiate e commentate da alcuni dei più celebri personaggi della storia antica.
Aristotele ne scrisse nel suo trattato sui colori e San Tommaso d’Aquino descrisse nei suoi scritti come alcuni colori appaiono differenti quando affiancati ad altri.
E naturalmente i grandi del rinascimento come Leon Battista Alberti e lo stesso Leonardo Da Vinci osservarono come vi fosse più armonia tra alcuni colori rispetto ad altri, e di come questa armonia potesse venir utilizzata nella pittura.
molto bello, grazie!
Buongiorno Anna!
Sono felice che l’articolo le sia piaciuto!
Se ha consigli o richieste per altri argomenti da trattare ci scriva pure.
Tiziano
chiaro e bravo. complimenti