Ecco una domanda che può avere tante risposte diverse: come si fa il colore rosso?
Non è per nulla una domanda banale come si potrebbe pensare, e non è nemmeno un quesito che nessuno si porrebbe mai.
Del resto, il solo fatto che tu sia qui a leggere questo articolo dimostra che non è così scontato come si pensa sapere come si fa il rosso – e sapere se è realmente possibile ottenere questo colore a partire da altre tinte, con i colori a olio, con i colori a tempera e via dicendo.
Il rosso è un colore ampiamente presente nei dipinti: è il colore dell’amore, della passione, della seduzione, della lussuria, del peccato del fuoco e dell’aggressività, nonché ovviamente del sangue, con tutta la simbologia annessa che questo collegamento ha avuto nei secoli scorsi, a partire dal sangue di Cristo.
Il rosso è il colore perfetto se si desidera attirare l’attenzione: lo sanno bene gli esperti di marketing, che lo consigliano spesso per i loghi delle aziende, per le insegne dei negozi e via dicendo.
Può accadere, però, che tu voglia iniziare un nuovo dipinto, pur non avendo a disposizione il tubetto del rosso.
Dovresti forse rinunciare? Assolutamente no!
Molto probabilmente, tra i tuoi ricordi degli studi, c’è il fatto che il rosso è un colore primario e che, in quanto tale, non può in alcun modo essere creato.
Ma è davvero così, non c’è nessuna via di scampo? Forse no, o forse sì: scopriamo insieme come si fa il colore rosso!
- Come fare il rosso con i colori primari
- Colori primari e secondari: la sintesi additiva e la sintesi sottrattiva
- Come si fa il colore rosso
- Che colori consigliamo per fare un bel rosso
- Tanti diversi tipi di rosso
- Vendita colori a olio
Come fare il rosso con i colori primari
A scuola molto probabilmente ti hanno insegnato che ci sono tre colori primari, ovvero il rosso, il blu e il giallo, mescolando i quali puoi ottenere i colori secondari, ovvero l’arancio (mescolando giallo e rosso), il verde (mescolando il giallo e il blu) e il viola (mescolando rosso e blu).
Mescolando poi i colori primari in diverse parti si possono ottenere i cosiddetti colori terziari.
Altrettanto probabilmente, con i tuoi colori a tempera, colori ad olio o acrilici, avrai già provato di tanto in tanto a ottenere i colori secondari e terziari, talvolta per divertimento, altre volte per necessità.
Non hai però mai provato a ottenere i colori primari, o come minimo non ti sei mai posto – fino a oggi – la domanda su come si fa il colore rosso.
E questo perché a scuola ti hanno spiegato per l’appunto che partire dai colori primari è possibile ottenere qualsiasi colore, ma anche che i colori primari non si possono ottenere in alcun modo.
Insomma, vanno acquistati, non c’è nessuna altra possibilità.
Ed effettivamente è così. Ma questo non vuol dire che il rosso non si può ottenere mescolando altri colori.
Colori primari e secondari: la sintesi additiva e la sintesi sottrattiva
Devi infatti sapere che il rosso non è, in realtà, un colore primario.
O meglio, il rosso è un colore primario – insieme al verde e al blu – nella sintesi additiva, la quale fa riferimento ai colori primari prodotti dalla luce.
Questi tre colori primari, sommati tra loro danno il bianco (a essere più precisi, danno la luce bianca).
Non esiste, però, solamente la sintesi additiva.
Esiste infatti anche quella sottrattiva, la quale prende in considerazione i colori che caratterizzano la materia.
In questo caso la somma dei tre colori non dà più il bianco, quanto invece, al contrario, il nero.
Per la sintesi sottrattiva, i tre colori primari sono il ciano, il magenta e il giallo.
Ecco quindi che, da questo punto di vista, il rosso non è più un colore primario: la conseguenza diretta è che in effetti questo può essere ottenuto mescolando altri colori.
Riassumendo e traslando quanto detto su un lato pratico, da quando ci si è staccati dalle antiche versioni del centro cromatico e si sono date le fondamenta della colorometria, si è capito che tra i colori primari non c’è il rosso, quanto invece il magenta, ovvero – per chi non è un asso nel riconoscere i colori e che deve quindi leggere tutte le volte il nome sul tubetto – una sorta di fucsia.
Come ti dicevamo, quindi, la domanda ‘come si fa il colore rosso’ non è scontata come qualcuno avrebbe potuto pensare: per ora sai che, abbandonando la vecchia versione del cerchio cromatico, è effettivamente possibile creare il rosso a partire da altri colori. In che modo?
Come si fa il colore rosso usando il magenta
Di fatto, dovresti già aver capito che, per fare il colore rosso, si deve usare il magenta.
Sì, perché è quello il colore primario fondamentale per tutta la gamma dei rossi.
Ipotizziamo quindi che nella scatola dei tuoi tubetti di colore a olio ci siano solo i tre colori primari, ovvero il giallo, il magenta e il ciano (più gli indispensabili tubetti di bianco e di nero).
Come dovresti fare per ottenere un bel rosso?
Ebbene, non dovresti fare altro che prendere il tubetto magenta, versarne un po’ sulla tua tavolozza, e aggiungere una punta di giallo, per poi mescolare il tutto con il tuo pennello.
Il risultato sarà indubitabilmente un colore rosso: con una dose maggiore di giallo, invece, otterrai un colore arancio.
Per avere un rosso chiaro, per avvicinarti al corallo, dovresti aggiungere un filino di bianco, laddove invece, per avere un rosso più scuro, ti servirà per forza di cose un po’ di nero. Aggiungendo sia il bianco che il nero, invece, otterrai un rosso opaco.
Che colori consigliamo per fare un bel rosso
Se sei arrivato fin qui, avrai finalmente capito come fare il rosso usando il magenta.
Probabilmente la prossima cosa che farai sarà prendere i colori che hai a casa e provare a vedere se riesci ad ottenere lo stesso risultato.
Se hai dei colori di qualità, non sarà difficile ottenere un bel rosso, proprio come lo immaginavi.
Ma se il risultato non fosse all’altezza delle tue aspettative? Beh, forse stai usando dei colori di bassa qualità che non riescono a mischiarsi correttamente, e per questo motivo il risultato è un po’ deludente.
Nel caso tu volessi approfondire questo aspetto, ti spiegherò brevemente quali marche di colori consigliamo se vuoi ottenere un bel rosso.
Fare il rosso con i colori acrilici
I colori acrilici sono il tipo di vernice preferita dagli artisti più moderni. Sono immediati e facili da usare, per questo vengono consigliati come prodotto per muovere i primi passi nel mondo della pittura.
Tra le tante marche disponibili ed ammesso che tu sia alle prime armi, ti consigliamo di dare uno sguardo ai colori acrilici Basics Liquitex o gli acrilici fini LeFranc Bourgeois.
Se invece sei più esperto e vuoi un confronto tra le marche più conosciute ed usate dagli artisti, ti consiglio di dare uno sguardo all’articolo sui migliori colori acrilici per dipingere.
Fare il rosso con le tempere
Le tempere sono molto simili agli acrilici. Sono un prodotto perfetto per iniziare a dipingere, grazie alla loro facilità d’uso ed immediatezza. Naturalmente ci riferiamo alle tempere moderne, quelle che si usano a scuola e vengono chiamate anche Gouache.
Tra le migliori marche che ho avuto l’occasione di provare ci sono la tempera Extrafine Gouache Talens e la tempera Gouache Maimeri.
Fare il rosso con gli acquerelli
Gli acquerelli sono davvero magici, lo abbiamo ripetuto tantissime volte. Acqua e pigmento che si uniscono in un abbraccio unico ed indivisibile.
Con gli acquerelli bisogna stare molto attenti, non è concesso errore… quando il colore si posa sulla carta, è davvero complicato (se non impossibile) tornare indietro!
Per questo motivo devi usare solo i migliori colori, quelli con i migliori pigmenti. Come ad esempio gli Horadam Schmincke o i Professional Water Colour Winsor&Newton. Questi sono solo due esempi, in realtà ne esistono molti altri: ne ho parlato nell’articolo dedicato ai migliori acquerelli per dipingere.
Fare il rosso con i colori ad olio
Attenzione, qui si entra nella zona dei professionisti. Parlare di pittura ad olio significa parlare di una tecnica che è percepita come la rappresentazione dell’arte visiva per come ci viene insegnata.
Si ricerca la purezza dei pigmenti, la consistenza del colore e l’equilibrio dell’impasto. Perché quindi non puntare al top, come i colori ad olio Mussini o ai colori ad olio Rembrandt? E non dimentichiamoci dei colori Artisti Maimeri, ma nemmeno dell’olio Winton Winsor&Newton!
Tanti diversi tipi di rosso
Entra in un negozio di frutta e verdura, e gira tra pomodori, fragole, pesche, albicocche, mele, peperoni, ciliegie, melograni, ribes: quanti diversi tipi di rosso esistono? Quante sfumature possiamo trovare?
E ora entra in una galleria: anche lì, tra un quadro e l’altro, troverai tantissime diverse sfumature di questo medesimo colore, talvolta tendente all’arancione, altre volte tendente al porpora, per non parlare per i rossi che si avvicinano al viola o al marrone!
Chi desidera dare il meglio sulla tela con il proprio pennello deve dedicare un po’ di tempo anche allo studio dei colori, noi, approfondendo, abbiamo scoperto che esiste un’infinità di tipi di rosso.
Oltre al rosso e al magenta esiste il carminio, ovvero un rosso molto scuro il cui nome deriva da un colorante naturale derivato dall’acido carminico. Il rosso di cadmio, di origine totalmente inorganica è conosciuto da tutti come un rosso particolarmente brillante e coprente. Il famosissimo rosso vermiglione, derivante dal Kermes Vermilio si colloca a metà strada tra il porpora e l’arancione. E ancora il cinabro, lo scarlatto, il terracotta, il rosso Tiziano, il bordeaux, il granata, il rosso Valentino, il rosso Ferrari, il rosso di Persia, il ruggine, l’amaranto, il rosso veneziano, il rosso pompeiano… si fa presto a dire rosso, non trovi?!?
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