Come pulire i pennelli per la pittura a olio

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Qualcuno potrebbe pensare che pulire i pennelli usati con i colori a olio sia un’attività semplice, che non ha bisogno di nessun approfondimento.

A pensarla in questo modo sono solitamente i pittori di lungo corso, che fin da piccoli hanno iniziato ad avere a che fare con i pennelli in modo più o meno costante.
Diverso è il discorso per chi si avvicina per la prima volta al mondo della pittura a olio: in questo caso le tecniche per la pulizia e soprattutto i prodotti da impiegare per pulire i pennelli per la pittura a olio non sono così scontati.

Una cosa è certa: un pennello pulito male è un pennello che funzionerà male nelle sessioni successive, e quindi, spesso, è un pennello da buttare.

Una guida sulla pulizia dei pennelli per la pittura a olio

Molto meglio, dunque, imparare bene come pulire i pennelli, e ritagliarsi sempre uno spazio di tempo sufficiente al termine di ogni sessione per togliere ogni residuo di colore dalle setole e dai peli per riportarli al loro stato iniziale.

Questo vale ovviamente per tutti, ma in particolar modo per chi usa dei pennelli di alta qualità, come per esempio i migliori pennelli in pelo di bue o i pennelli in pelo di martora: si tratta di accessori che permettono di dipingere in modo assolutamente soddisfacente e per tanto, tantissimo tempo. A patto, però, di trattare i pennelli nel modo giusto!

Vediamo, dunque, quali sono i principali metodi e i più efficaci prodotti per la pulizia dei pennelli per colori a olio.

Pulizia dei pennelli: alcune osservazioni

Prima di vedere le varie tecniche per pulire i pennelli, vale la pena spendere qualche riga “intorno” a questo argomento.

Per prima cosa è bene sottolineare che un secondo in più speso nella pulizia dei pennelli si traduce in una buona manciata di minuti risparmiati nella sessione successiva: anche nella pittura, dunque, vale l’adagio “prevenire è meglio che curare”.

Il fatto è che a nessuno – o quasi – piace smettere di dipingere in anticipo per pulire bene i pennelli. Si tratta di un’attività non propriamente divertente, tanto meno se mal si sopporta l’odore dei solventi. Come vedremo, però, ci sono dei metodi di pulizia alternativi che permettono di diminuire – se non di eliminare del tutto – l’uso di questi prodotti aggressivi.

L’usura dei pennelli è inevitabile

Bisogna poi sottolineare che a lungo andare, con il tempo, il pennello tende a diventare più duro, meno flessibile, più consumato.

Certo, è possibile ritardare al massimo l’invecchiamento del pennello, ma questo prima o dopo, ahimè, arriverà, anche per i pennelli migliori.

Ma questo non significa che i pennelli più usati devono essere messi da parte o buttati per non essere mai più utilizzati. Al contrario, questi pennelli diventano quelli giusti da usare quando si vuole un dipinto con pennellate più rudi, più crude, alla ricerca di una particolare texture. I pennelli più nuovi, invece, devono essere usati tendenzialmente per i dettagli più sottili.

Questo per dire, insomma, che qualsiasi metodo di pulizia dei pennelli, per quanto buono, non potrà mai fermare del tutto il consumarsi progressivo dei peli, ma solo rallentarlo.

Il metodo classico: i solventi (sconsigliato)


Ecco il metodo classico, quello che, molto probabilmente, i pittori di lungo corso hanno imparato per primo.

Si tratta molto semplicemente di prendere tutti i pennelli che si sono usati durante la sessione di pittura, e di partire togliendo il grosso del colore a olio residuo con un vecchio panno di tessuto o con della carta. Dopo aver passato più volte i pennelli in questo panno, si saranno ridotti al minimo i residui di colore.

A questo punto si procederà quindi con la pulizia vera e propria, profonda, del pennello, aiutandosi con dei solventi.
E di solventi, nel mondo della pittura a olio, ne esistono principalmente due: da una parte c’è la trementina, e dall’altra l’acquaragia.

Pulire i pennelli con la trementina o acquaragia

L’essenza o lo spirito di trementina è un liquido realizzato a partire dalla distillazione della trementina vera e propria, ovvero una resina che si trova nelle conifere. Si tratta di un liquido con un odore molto forte – da ricondurre alla sua potente evaporazione. La trementina rettificata viene distillata due volte.

Altro solvente molto utilizzato per la pulizia dei pennelli usati per i colori a olio è l’acquaragia, termine che solitamente, per contrapporsi all’acquaragia vegetale (ovvero di fatto l’essenza di trementina) viene usato per indicare l’acqua ragia minerale.

Sia l’acquaragia che la trementina vengono utilizzati, e qui le opinioni sono contrastanti, anche per fluidificare i colori a olio, rendendoli più snelli. Da qui il loro largo utilizzo.

Non tutti, però, amano pulire i pennelli con i solventi, per il loro odore, per la loro tossicità, nonché per la loro leggera ma indiscutibile aggressività sui peli dei pennelli: i più attenti noteranno infatti che, alla lunga, pulendo i pennelli con i classici solventi, i peli dei pennelli iniziano a perdere le loro proprietà, dimenticando per esempio la loro forma originale.

Onestamente ti consigliamo di evitare di utilizzare questo metodo per la pulizia dei pennelli, se non davvero necessario. Perché non provi piuttosto altri metodi di pulizia, meno aggressivi e più ecologici?

Usare i saponi per pennelli

Esistono da ormai un po’ di tempo degli appositi saponi per pennelli.
Questi saponi sono studiati per offrire il massimo livello di pulizia delle setole, senza rovinarle in alcun modo.

Il sapone per pennelli è solitamente a base vegetale, cioè fabbricato utilizzando dell’olio di oliva. Si trova sia in piccoli panetti, del tutto simili ai saponi per le mani, ma anche in contenitori di metallo, molto comodi per il trasporto e per la pulizia anche quando siamo in giro.

La pulizia con l’utilizzo del sapone per pennello è il nostro metodo preferito: riduce al minimo il rischio di rovinare le fibre ed in più ha un impatto ambientale molto più basso dell’usare solventi o altre sostanze chimiche.

Naturalmente ci sono alcuni accorgimenti da tenere a mente. Il più importante è quello di rimuovere il grosso della vernice ancora presente tra le setole con uno straccio, in modo da non “spalmarla” sul sapone (con eccessivo consumo di acqua poi per rimuoverla). Altro consiglio è quello di eseguire più pulizie se necessario, in quanto l’olio è probabilmente la vernice più difficile da rimuovere.

Come saponi consigliamo il sapone all’olio di oliva Oliver di Tintoretto, molto comodo in quanto di forma quadrata. Si può tenere comodamente sul bordo del lavandino in atelier o nel nostro laboratorio, per eseguire un’approfondita pulizia.

Altro sapone assolutamente da provare è il sapone vegetale per pennelli di Borciani e Bonazzi. Viene venduto in una comoda scatola metallica rotonda, ed è davvero molto comodo e pratico da portare in giro. Applicato dopo il lavaggio ha un effetto anche balsamico e di protezione delle setole.

In più esiste un accessorio davvero interessante, cioè un kit per la pulizia, sempre di Borciani e Bonazzi. Si tratta di una superficie rotonda di silicone con varie texture: dopo aver insaponato il pennello si potrà sfregare su questa superficie per lavarlo accuratamente senza rovinare o tirare le setole. La forma tonda è stata pensata per poterlo riporre comodamente dentro il tappo del sapone vegetale Borciani e Bonazzi.

Kit per la pulizia Borciani e Bonazzi

Usare i detergenti per artisti

Nel nostro e-commerce è possibile acquistare dei detergenti inodori, ecologici e sicuri per la pulizia dei pennelli.

Si tratta di prodotti come il Detergente Oil Cleaner di Maimeri, o come l’Ecodiluente di Tintoretto: in entrambi i casi abbiamo a che fare con dei prodotti a base vegetale, atossici, che possono essere usati senza problemi anche negli ambienti chiusi.

Questi prodotti possono essere utilizzati puri o diluiti con dell’acqua, in base alla quantità di colore presente tra i peli del pennello. Non essendo aggressivi, questi prodotti non danneggiano i pennelli: nel caso di incrostazioni, però, potrebbero essere talvolta meno efficaci della trementina. Insomma, in casi eccezionali potrebbe essere necessario spendere qualche secondo in più per la pulizia dei pennelli!

Bottiglia di Ecodiluente Tintorsetto

Pulire i pennelli usati con i colori a olio… con l’olio

Abbiamo visto come pulire i pennelli con i solventi e come pulirli con i detergenti per i colori a olio. Esiste però un altro metodo che vale la pena di sperimentare, ovvero quello che prevede di pulire i pennelli usati per la pittura a olio con… altro olio.

Si tratta di un metodo interessante, che può essere usato da chi dipinge spesso – a distanza di pochi giorni tra una sessione e l’altra – e che permette di mantenere in buono stato i pennelli. Gli ingredienti da utilizzare in questo caso sono due, ovvero l’olio di lino e poca trementina.

Ci serviranno in questo caso due piccoli contenitori, come per esempio due tazzine o due tappi profondi: nel primo metteremo metà olio di olio di lino e metà trementina (o persino meno), nel secondo solamente l’olio.

Anche in questo caso si parte con il pulire il pennello nello straccio, per poi intingerlo nel mix di olio e trementina e “pennellare” sul fondo; quando quasi tutto il colore sarà scomparso, si potrà pulire nuovamente il pennello sullo straccio, per poi intingerlo nell’olio di lino puro, e ultimare la pulizia. Questo metodo consente di sfruttare la forza pulitrice della trementina pur senza danneggiare i pennelli, in quanto l’azione dell’olio di lino aiuterà a conservarli e a preservare le setole.

Prenditi cura dei tuoi pennelli

Come hai visto esistono davvero vari metodi per prendersi cura dei pennelli.

In questo articolo ci siamo concentrati esclusivamente sulla pulizia dei pennelli per la pittura a olio, ma come sai il discorso varia leggermente se si parla di pennelli per acrilico e se vogliamo pulire i pennelli usati per l’acquerello.

Quello che è fondamentale, come abbiamo già ripetuto, è che questo è un passaggio fondamentale, che non devi assolutamente trascurare, pena la cattiva conservazione dei tuoi amati strumenti per dipingere!

E tu, quale metodo di pulizia preferisci per i tuoi pennelli a olio?

Articolo scritto da:

Fondatore del progetto MomArte, appassionato di pittura e Belle Arti a 360 gradi, completamente autodidatta e felice di essere un "eterno studente" (d'altronde non si finisce mai di imparare, no?). Amo scrivere articoli dove parlo delle tecniche pittoriche e dei materiali per dipingere. Se hai qualche domanda scrivimi e sarò felice di risponderti, oppure scopri di più su di noi!

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