Con questo post vogliamo andare alla scoperta di un tipo di carta che è stato inventato circa due secoli fa a Bristol, e che viene utilizzata ormai in tutto il mondo. Parliamo ovviamente della carta Bristol, che tutti quanti conoscono o hanno sentito perlomeno nominare. In pochi, però, sanno quali sono le reali differenze tra la carta Bristol e la carta “normale”.
In cosa differisce un blocco di carta da disegno Bristol rispetto a un blocco di carta da disegno di fogli classici? Scopriamolo!
Cos’è la carta Bristol? Un’introduzione
Come anticipato, il nome di questa carta è da ricondurre alla città nella quale venne sviluppata, nei primi anni del Diciannovesimo secolo. Ma questo è quanto: oggi la carta Bristol viene prodotta in tutto il mondo, tanto che una delle migliori e più diffuse carte Bristol per disegnare è la Strathmore, realizzata negli Stati Uniti, nel Massachusetts.
Questa internazionalizzazione è dovuta alle qualità di questa carta, che si contraddistingue per la sua natura a strati, che ha conquistato creativi in tutto il mondo. Proprio così: la carta Bristol è infatti un tipo di carta ottenuto con più strati di carta pressati opportunamente insieme, in modo da avere un foglio “multistrato”. Il risultato, concettualmente, è quello di una carta più rigida e resistente, una carta molto amata dai disegnatori, dagli illustratori e dai grafici.
Il termine carta Bristol, quindi, indica un tipo di fabbricazione di fogli di carta, senza peraltro mettere paletti troppo rigidi. Possono infatti variare, come vedremo tra poco, sia il numero di strati utilizzati, sia il peso della carta, sia la finitura.
Scopriamo, dunque, quali sono le caratteristiche sempre presenti e quali sono le peculiarità “variabili” della carta Bristol, così da potere acquistare i blocchi da disegno più idonei.
Le caratteristiche della carta Bristol: finitura, peso, peculiarità
Come abbiamo visto una delle peculiarità principali della carta Bristol è quella di essere il risultato dell’incollaggio di più fogli, e quindi di più strati (quelli che gli inglesi chiamano “plies”). Esistono fogli di carta da disegno Bristol composti da due, da tre o da quattro strati. Con l’aumentare degli strati incrementa il peso del foglio, la sua rigidità, la sua resistenza e, ovviamente, il suo prezzo.
Attenzione, però: il numero di strati non corrisponde alla grammatura, la quale dipende in effetti dalla grammatura dei singoli strati. Ecco allora che il dato completo sulle caratteristiche della carta Bristol dovrebbe contenere sia il riferimento al numero degli strati utilizzati, sia la grammatura.
A cambiare, però, non sono solamente la grammatura e il numero dei fogli, possono esserci anche finiture differenti. Le scelte principali sono due, ovvero la finitura liscia, quella che gli inglesi definiscono Smooth, o talvolta Plate, e la finitura ruvida, quella che oltremanica chiamano Vellum, a richiamare la trama della pergamena. Va peraltro detto che i cultori della carta Bristol conoscono e utilizzano anche altri gradi intermedi, ma si tratta di vere eccezioni, legate a degli usi specifici e piuttosto rari.
Peculiarità molto apprezzata della carta Bristol è quella di avere entrambi i lati utilizzabili, per via dell’ordine di montaggio dei diversi strati (con quelli interni che ovviamente non subiscono la stessa lavorazione di quelli esterni). Questo è uno dei grandi vantaggi della carta Bristol, che non a caso la rende perfetta per copertine, biglietti da visita, partecipazioni e altri documenti che si vogliono pregiati.
L’uso della carta Bristol nelle sue diverse forme
Gli utilizzi della carta Bristol sono praticamente infiniti, e variano in base ai diversi spessori e alle differenti grammature. Partiamo da quelli che sono gli utilizzi più atipici, e quindi gli utilizzi tridimensionali della carta Bristol. Proprio così: i fogli realizzati con più strati, e quindi più pesanti e più rigidi, si avvicinano all’essere dei veri e propri cartoncini, e quindi si prestano molto bene a essere tagliati, piegati e sagomati per la costruzione di modelli 3D in carta.
Sono ovviamente più tipici gli utilizzi del foglio in quanto supporto per rappresentazioni bidimensionali. Qui a fare la differenza è il tipo di finitura. Le regole, se così vogliamo chiamarle, sono quelle classiche: la carta Bristol Vellum, ovvero quella più ruvida, si presta bene all’utilizzo con quegli accessori di disegno che richiedono un certo attrito per essere efficaci. Parliamo dunque di carboncini, ma anche di pastelli, di sanguigne, di gessi e via dicendo, tutti gli accessori tipici del disegno artistico, per arrivare ovviamente fino alla classica matita in grafite .
Dall’altra parte c’è invece la carta Bristol Smooth, ovvero liscia. Qui l’utilizzo principale è quello grafico e calligrafico, e quindi questo supporto si presta all’utilizzo di inchiostri, di pennarelli, di marcker, di chine e così via. Allargando ulteriormente l’utilizzo della carta Bristol, si potrebbe persino affermare che quella ruvida può dare ottimi risultati con i colori ad acquerello, laddove la versione liscia si potrebbe sposare bene con i colori acrilici.
Come abbiamo visto, dunque, la carta Bristol racchiude in sé un piccolo universo di tipologie e, di conseguenza, di possibilità creative. Sul nostro e-commerce di accessori e prodotti per l’arte puoi trovare diversi blocchi e album tra i quali i già nominati Strathmore e gli speciali album Fabriano Bristol, con finitura ultra liscia.
Disegnatori, designer, grafici, calligrafi: la carta Bristol vi stupirà!
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